L’Avv. Maria Concetta Antonica, membro Senior del comitato di Presidenza con delega agli Affari Legali dell’ENTD, stringe sui Protocolli d’Intesa. L’Ente Nazionale per la Trasformazione Digitale ha apertamente detto no ai Protocolli d’Intesa – con soggetti pubblici e/o privati – considerati come accordi generali che nel tempo sono destinati, come spesso è accaduto ed accade in Italia, a non produrre frutti concreti, a non condurre a risultati tangibili in un arco temporale definito, a non attribuire responsabilità per il mancato realizzo degli obiettivi prefissati e a non valutare la performance di chi è chiamato ad operare.

Il Protocollo d’Intesa e i successivi accordi dettagliati, hanno un senso, solo qualora costituiscono un unicum. Viceversa, sono scatole vuote che hanno solo il fine di gratificare l’ego di chi li sottoscrive e di prendersi gioco di chi confida nei risultati paventati.

ENTD cambia le regole del gioco: sottoscrive e pubblica Protocolli d’Intesa solo con chi ha uno scopo reale da conseguire, un tempo definito per realizzarlo, uno spazio concreto nel quale operare, la volontà di farsi controllare e controllare l’operato, in tre sole parole, “SERIETÀ”, “TRASPARENZA” e “RISULTATI”.

Questa posizione, così netta e non negoziabile, è divenuta una regola all’interno dell’Ente, molto apprezzata dal Presidente in carica, Pasquale Aiello e pienamente condivisa dall’Organo di Amministrazione tutto.

Ufficio Stampa
Ente Nazionale per la Trasformazione Digitale