Concetto di Nudità delle aziende nella comunicazione

Non so se tutti abbiano preso coscienza del fatto il 900 è finito ormai da circa 20 anni. Questo è valido specialmente per le aziende. Bisogna guardare cosa mantenere dell’eredità del 900 e cosa non funzioni più. Per farlo bisogna guardare al mercato e capire cosa ci dia beneficio e cosa ci danneggi o esponga a rischi.

Quando immaginiamo un’azienda nel nuovo millennio spesso non ci viene detto nei libri che le aziende oggi sono nude e perennemente esposte mediaticamente.

Il mantra del secolo scorso ci insegnava che le aziende decidevano la comunicazione studiandola e esprimendola tramite il “Dio del Marketing”. Oggi questo è stato declassato da Dio ad un semplice Sacerdote.

L’azienda ha una sua comunicazione di informazioni, ma non ha più il monopolio, ammesso che l’abbia mai avuto. Oggi è possibile reperire informazioni tramite altri canali, in cui l’azienda è oggetto e non più soggetto della comunicazione.

I canali ufficiali da soli come un sito internet ormai hanno la stessa credibilità di una televendita degli anni 80 vista da un ragazzo nato nel 2001 (già maggiorenne ormai).

L’azienda deve imparare a conoscere questi canali alternativi ed influenzarli per difendere il proprio marchio e reputazione.

Il digitale traccia tutto, questo è palese.

Il passaparola è sempre esistito, ma oggi ha una velocità e capacità di diffondere le informazioni relative alle aziende che prima non era così potente.

Concetto del passaparola infatti oggi si è digitalizzato e si sono affermati nella società modi alternativi per comunicare informazioni sulle aziende buone o negative che siano. Elemento in comune di queste piattaforme digitali di comunicazione è che agiscono in ambienti fuori dal controllo diretto delle aziende. L’azienda deve avere bene in mente una mappa dei momenti in cui ci sono contatti tra l’azienda e l’esterno per mappare gli attori con cui si relaziona e tentare di orientare la comunicazione verso una direzione positiva. In questo intervento io offro degli spunti di riflessione su questo tema in relazione alle risorse umane.

Il mercato del lavoro è cambiato. Bisogna capire bene le caratteristiche.

Uno primissimo punto da conoscere è sicuramente: Glassdoor nel 2019 è arrivato in Italia.

Wikpedia Italia lo definisce così: “Glassdoor è un sito internet nel quale gli impiegati e gli ex impiegati di un’azienda anonimamente recensiscono le aziende e i loro superiori.

Individua dunque una azienda e permette di rilasciare recensioni sui colloqui, nelle varie sede, ti indica la RAL per ruolo. Indeed ha le recensioni e mostra tutte le fragilità e professionalità delle aziende. I volumi di traffico di questi due soli player sono da monitorare costantemente. Potrei aggiungere tranquillamente alla fila di siti anche Google Recensioni, collegato perfino con le mappe. In generale questo discorso vale per qualsiasi social network (specialmente Linkedin che è pensato per il business) o anche siti specializzati come la Repubblica degli stagisti.

Questa è a tutti gli effetti una minaccia per ogni singola azienda che vuole difendere la sua reputazione, compreso una nudità delle classi dirigenti.

Anche Indeed partecipa attivamente con la sua possibilità di lasciare recensioni, in questo caso stesso in prossimità dell’annuncio di lavoro, il che associa direttamente il brand al giudizio degli utenti. La piattaforma di Google invece ragiona proprio nella ricerca del nome, ma anche su logiche di prossimità geografica grazie al supporto di Google maps. Esattamente secondo le stesse logiche della ristorazione, hotel, bar con tripadvisor e i vari siti di recensioni.

Ma se trasformassimo questa minaccia in opportunità?

L’accettazione di ciò che non possiamo controllare è essenziale, una variabile data. Il concetto è una perla di management fornita da uno che consulenze aziendali le ha fatte a livelli di top management: Seneca consulente presso Nerone, CEO dell’Impero Romano (fatturato oltre 5000. milioni).

Ma esistono altri fenomeno che noi possiamo gestire o influenzare direttamente ed indirettamente con le nostre azioni e strategie, sempre Seneca. Per trasformare la minaccia di essere nudi in opportunità da sfruttare nel business, possiamo infatti modificare la nostra visione del mercato e assumerci la responsabilità delle azioni e comunicazioni aziendali.

Un concetto non nuovo, già spesso si parla di bilancio sociale d’impresa. Chiacchiere nel secolo scorso che oggi possono diventare realmente marketing e business contemporaneamente perchè le logiche del mercato sono cambiate e sono spostate verso orizzonti manageriali più human centred ed etici.

Quando ti assumi la responsabilità da azienda agisci esattamente come una persona, hai il potere da esercitare per orientare gli eventi e l’ambiente intorno a se.

In pratica bisogna ragionare in modo costruttivo con i portatori di interesse (stakeholder) che vivono e sono influenzati dall’azienda stessa (sindacati, famiglie dei lavoratori, lavoratori, Stato, fornitori, commercialista, investitori ecc.). In sostanza chiunque sia legato all’azienda o dal suo agire direttamente ed indirettamente sarà ben lieto di approvare e condividere obiettivi comuni che migliorino entrambe le parti. Le famose operazioni win win, senza sconfitti ma tutti vincitori. Ottimo paretiano basato su fiducia e obiettivi comuni.

Superiamo la concezione di responsabilità come un qualcosa di negativo o fardello e ripensiamo alla responsabilità come un’opportunità per crescere e migliorare il nostro business.

Il miglior modo per avere un vantaggio attuale sulla concorrenza e avere valore aggiunto, essendo nudi, è semplicemente essere responsabili eticamente e comunicarlo nel digitale e network reale.

Per avere uno storytelling e narrazione aziendale meravigliosa bisogna fare ed essere meravigliosi e fare azioni belle. Banale, ma semplice. Le opportunità, anche senza budget in alcuni casi!