Una caratteristica fondamentale delle piattaforme online per il lavoro, nelle varie declinazioni delle stesse, è la loro dichiarata capacità di abbinare le competenze dei lavoratori con le esigenze dei datori di lavoro.

Tuttavia, lo studio del Cedefop – Centro Europeo per lo Sviluppo della Formazione Professionale ha individuato molteplici ostacoli per un efficiente abbinamento tra le competenze offerte e quelle richieste nel mercato del lavoro.

L’abbinamento tra le competenze offerte e quelle richieste tramite le piattaforme online avviene in larga parte mediante i sistemi proprietari di classificazione delle competenze. Spesso sono le imprese, associazioni di impresa ed agenzie a rendere pubbliche le competenze sotto forma di elenchi delle competenze più richieste e di feedback dei clienti/classifiche della reputazione.

Tuttavia, usano algoritmi di corrispondenza non trasparenti che convalidano la valutazione del dipendente attraverso una classificazione automatica sui loro portali web. Regolano i requisiti di ingresso e valutano i giovani in base alle loro competenze ed esperienze prima dell’ingresso nel mondo del lavoro con discrezionalità algoritmica.

Per le piattaforme di lavoro online le qualifiche ottenute mediante l’istruzione formale e gli strumenti tradizionali di segnalazione e selezione dei lavoratori sui mercati del lavoro sono considerati un indicatore non  sufficientemente significante dell’affidabilità del lavoratore, in secondo piano rispetto alla valutazione automatica dei candidati o al punteggio nelle classifiche.

Tre su Quattro lavoratori con una presenza digitale e già abituati a lavorare OnLine non hanno avuto bisogno di credenziali specifiche né si sono dovuti sottoporre a test delle competenze per ottenere incarichi di lavoro.

Vengono inoltre sollevate preoccupazioni circa la limitata portabilità in termini di competenze e valutazioni dei dipendenti e la loro reputazione in generale dopo aver ricoperto un incarico all’interno di un’azienda.

Il 57 % dei lavoratori online, partecipanti all’indagine* del Cedefop, ritiene di non potere passare ad un altro incarico senza subire ripercussioni negative in termini di reddito. Tale circostanza limita sia la mobilità dei lavoratori sia il passaggio dal lavoro remoto al lavoro tradizionale e viceversa.

Pasquale Aiello
Cedefop – Centro Europeo per lo Sviluppo della Formazione Professionale

 

*Fonte Dati Statistici: Briefing note – 9148 EN – Cat. No: TI-BB-20-004-EN-N
ISBN 978-92-896-2998-0, doi:10.2801/39209
Copyright © European Centre for the Development of Vocational Training
(Cedefop), 2020.